venerdì 7 aprile 2017

Claudio Di Scalzo: Lo sfratto a Giovanni Boine


CDS
Boine Muore
China nera su carta 20 x 30
Post-Libro su Giovanni Boine




ALBA CON GIOVANNI BOINE. E SARA CARDELLINO

Stamattina all'alba, a Marina di Vecchiano, aspetto il ritorno dei pescatori di orate e branzini, e scherzo col mio amico poeta morto sul mare di Porto Maurizio-Imperia, il 16 maggio 1917; giochiamo a Tressette con umorismo, alla Morte facciamo Bausette! (come si dice a Pisa) e nel centenario alle porte lo festeggiamo così. Con la mia poesia scema che non vale una sema ma è meglio di chi in accademia su Boine ci fa solo scena. Il poeta ride a queste stolte rime e m'abbraccia nelle ore prime per come gli ho disegnato la faccia. Che la malinconia pesca o caccia?!

"Quando t'inventi questi finali in rima o queste facezie sulla caccia o la pesca", mi dice Sara Cardellino al telefono, "porti il gioco anche dove ci fu il lutto il dolore; è la tua capacità poetica più bella, Claudio, e averla ritrovata, mi stringe a te tanto! Tantissimo. Come il flauto traverso con l'oboe" in una sonata mozartiana. (CDS, dal Post-Libro Transmoderno su Giovanni Boine )

(dal Post-Libro Transmoderno su Giovanni Boine)  







Il Muco in casa Boine
Cercava la Via Respiratoria
Bronco la indicava
Oltre la gola
A uno sputo
Di distanza.
Il rosso del sangue
Disse che c’era lo sfratto.





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