domenica 8 aprile 2018

Porto & Maurizio: Boine Borderline. Sul Frammentismo e il Frammento in Giovanni Boine. A cura di Claudio Di Scalzo



CDS: Giovanni Boine si volta, 2018








PORTO & MAURIZIO: BOINE BORDERLINE. 
SUL FRAMMENTISMO E IL FRAMMENTO IN GIOVANNI BOINE
A cura di Claudio Di Scalzo


Giovanni Boine nasce a Finalmarina-Savona il 2 settembre 1887 e muore di tisi a Porto Maurizio il 16 maggio 1917.



DIALOGO AD ALTA VOCE TRA PORTO & MAURIZIO

-Ehi lo sai che c’è?... c’è il frammento!

-Ma dimmi te!

-Il frammentismo da Boine e soci fino al logorroico sitismo!

-Carolei! Urge il manuale altrimenti qualcuno qui si fa male!

-Epperché di grazia?

-Scrivon belinate, disgrazia, di marca epocale!

-Insomma siamo alla decostruzione di Lacan in parole malnate?

-Peggio! Siamo al can che latra il suo ego in esplosione!

-Con ogni evocazione della parola nel Sacro.

-Oi oi oi… il solito lavacro che scola?

-I falliti in poesia si leccano i diti con la Parola-maionese!

-Mi scusi tanto, non capisco il richiamo alla gialla salsa.

-Spalmano la parola sacralizzata ovunque, anche al cesso, come la maionese su ogni pietanza.

-Ah ah… questa è buona… ma al cesso il Sacro mi sembra arduo ancorché frammento in feci danzanti.

-Alla merda ricoperta d’oro elevan versi e preci…

-Scriveremo ordunque pagine di manuale sulla questione? Caro Maurizio?

-È necessario caro Porto… e con che titolo?

-BOINE BORDERLINE!

-Perfetto!






CDS: Giovanni Boine e Maria Gorlero, 2018





PORTO & MAURIZIO

IL FRAMMENTISMO E IL FRAMMENTO NEL VENTO-WEB


Con “Frammentismo” nel manuale si suol designare anco disegnare, lo faccia caro Porto si applichi caro Maurizio a tal pugna, una teoria d’arte poetica italiana frammentata da chi si sentìa figghio minore di D’Annunzio nella scodella di riviste, pimpanti e impreviste, come La Voce come Lirica come Riviera Ligure.


Frammentismo come episodio del decadentismo europeo con ligure ed italiota neo?!, caro Porto? Massì caro Maurizio.
Fuori i nomi! Si modellino i vestiti i cappelli le cinture che reggon i calzoni di tali innovative pulsioni!
Linati  sul lac-de-Como-Comò confinati!  Slataper ah però che Carso dice?  Papini sui lungarni con tronfi uccellini. Jahier la trincea non diventa mai Hier. Sbarbaro amaro sasso raro. Campana si sbrindella con la troia carampana. Stuparich stupor poerello mai rich.  E il nostro Boine oggi Borderline.

Scrittura nervosa senza posa. Analogie pettorute come seducenti zie, metafore a perdita dentro e fòra. Incisi come tagli sui visi. Separazioni in fantasmi di punto fermo attratti dal trattino dalla virgola che impila verbi di modo finito in punta d’eros e dito titillante uso abbondante dell’aggettivo qualificativo, si pungevan sul vivo Porto? Certamente Maurizio. Respiro breve nel bozzettismo, a rischio nanismo?, a volte Porto. Simbolismo magico che futurizza la ligure brezza.

Questo futurizza, caro Maurizio, mi sembra una bizza stilistica. Lo è caro Porto.

Boiné in questa Koiné a volte si franciosa smusicandosi impressionista a iosa come ir su’ Debussy son Mallarmé… i dadi getto della tisi sul sangue che tossisco in petto  pinoli e ulivi a scrive si mòre non si resta vivi… e questa tomba immobile del nome la incido con gli alveoli malati di equivoci subissati….



CONTINUA…





CDS: Giovanni Boine ammalato di tisi, 2018







NOTICINA UN PO’ CRETINA DI PORTO & MAURIZIO

Noi due, aiutati nel nostro servizio  manualistico da Claudio Di Scalzo che ebbe in sorte di studiare Giovanni Boine giovanissimo per esami in università con Silvio Guarnieri, nei primi anni settanta, abbiamo steso questo capitoletto.

L’intento sarebbe quello di evidenziare come il Frammentismo viva on line, una sua particolare vivace stagione, scorporato da intenti accademici; e come, ahimè il povero Giovanni Boine, a partire dalle celebrazioni per il centenario della morte, nel 2017, sia stato abbondantemente ridotto a preda di studiosi e studiose, dei veri  e propri Papini e Prezzolini e Aleramo in sedicesimo, parecchio improvvisati con egocosmico lessico, che hanno imposto all’autore la tortura di, come un ectoplasma evocato da maldestri medium, fargli cantar messa per teorie stronze e sbronze.

Boine addirittura anticipatore dell’ortodosso Pavel Florensky forse perché giudicava graziose le immaginette sacre tra gli ulivi subendo ortodossa influenza; Boine romanziere provetto mentre lo sanno anche i sassi di Oneglia che “Il Peccato” è il tentativo decadente di dar la sveglia ad un eros senza nerbo. Altro che verbo! 

Insomma Boine di tutti i frammentisti è ridotto ad usi mai visti. Il Manuale di “Porto & Maurizio” scherza umoristicamente su questa critica idiotescamente ridotta a marchetta da tangenziale pseudo-accademica.

In questo bailamme scassato ottovolante per il centenario boiniano in quel di Imperia che attiene anche alla necrofilia si son salvati i professori universitari, che titoli alla mano e studi decennali, hanno operato saggistica onesta e, appunto, manualistica.  

Chi qui scrive con Porto & Maurizio scrisse tempo fa un saggio sui “Discorsi militari” e altri semi-inediti di Giovanni Boine. Ma ho dimenticato l’edizione e la vicenda editoriale. Tanto per me, espunto dalle celebrazioni per il centenario, ormai poco vale.


E mi sono affidato al weblog:


GIOVANNI BOINE (1887 – 1917)  a cura di Claudio Di Scalzo



a L’OLANDESE VOLANTE Giovanni Boine (1887 – 1917) dove ho pubblicato parti del romanzo breve transmoderno illustrato “Giovanni Boine Muore”

Sangue stoino. Giovanni Boine trasmette, I