sabato 14 maggio 2016

Claudio Di Scalzo: Kaspar Hauser ad Aosta con Ensor


Claudio Di Scalzo
"Kaspar Hauser in posa ontologica ad Aosta"
13 maggio 2016




Claudio Di Scalzo
KASPAR HAUSER AD AOSTA
(con Ensor verso il Bosco Schelling)

Il corpo di Kaspar Hauser giunto ad Aosta, assieme a certi suoi mugolii emblema e dinamismo della selvaticheria candida che si costituisce tensione in chi lo guarda, capitò che venne scelto (da chi non si sa) come prova dell’esistenza di un Dio che agisce senza criterio - se non quello di commuovere nell’enigma – creando ragazzi come lui in abbandono.  Ma siccome il Reale si nutre di orditi corporali che uno dopo l’altro debordano in altre storie… Kaspar Hauser venne ben presto dimenticato nei suoi andirivieni cittadini. “La prova non caca ova”, disse qualcuno dietro di lui.


CDS
 Ensor incontra Kaspar hauser ad Aosta 
13 maggio 2016


Si voltò e vide un cappello piumato e sotto il cappello Ensor. Il pittore delle aringhe degli scheletri danzanti. - "Giovanottino ci vieni con me?" Il fanciullo trafitto dall’effrazione del Reale sullo Spirituale, annuì. E si diressero verso il Boschetto Schelling  dell’Essenza della Libertà Umana. A quel punto Kaspar Hauser a gesti e sgranamento degli occhi fece presente all’illustre pittore che quella passeggiata sembrava l’epifania del Vuoto nella mente di chi li stava immaginando.  


CDS
 Boschetto Schelling della Libertà Umana
13 maggio 2016



“Kòan Kaspar Kong”, orientaleggiò ridendo Ensor che dentro sé immagino di sostituire Kaspar Hauser a Cristo nella sua entrata a Bruxelles. - "C’è pappa polpa pesca nel bosco Schelling?" Chiede il giovanotto emaciato dalla filosofia spolpato. - "No!", risponde Ensor, "e le bacche della Gnosi sono maledettamente amare!"



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